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Da quattro anni siamo ad Oga, frazione del comune di Vadisotto (SO) a pochi passi da Bormio dove, insieme all’associazione Educativamente e alla Comunità della piccola frazione, abbiamo intrapreso un meraviglioso percorso: riaprire la scuola dell’infanzia. Per farlo era necessario un progetto ambizioso, di qualità che offrisse tanto a bambini e alle loro famiglie.

Formazione, progettazione, supervisione, costruzione materiali, comunicazione sono azioni intraprese insieme alle famiglie, alle maestre, alla parrocchia e all’intera comunità.

Ora l’asilo ospita 10 famiglie, i bambini felici lavorano e escono moltissimo sul territorio per arricchire le loro giornate in un ambiente accogliente, curato, stimolante e naturale.

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Montessorinchiaro LABS! L’acquedotto

In trenta secondi un acquedotto a misura di bambino…

anche gli argomenti più complessi possono diventare un’esperienza semplice e pratica. Non spaventiamoci di fronte a domande che ci paiono precoci come quella di Nina a 4 anni: -come arriva l’acqua al rubinetto?-. -E adesso come le rispondo?- fu il primo pensiero. Potremmo costruire un acquedotto. Ora per realizzarlo noi abbiamo usato: costruzioni forate ( tipo il nostro meccano di legno), cannucce, forbici, un ciotola, una siringa.

Se avete strane domande dei vostri bambini a cui trovate una risposta attiva e pratica, condividetela su fb: montessoriacasa…Siamo sempre curiosi.

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I BAMBINI ANIMATI

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Animatore

Animazione

Animare i bambini.

Animare significa dar vita, infondere l’anima.

Come se i bambini l’anima non la possedessero, come se l’adulto fosse indispensabile per la crescita personale dei cuccioli d’uomo.

L’adulto spesso si crede capace di plasmare l’essere che il bambino in realtà è sin dalla nascita. 

I superpoteri che gli adulti si attribuiscono sono sconfinati. 

Succede che il bambino nasca con tratti personali molto distanti dall’ideale di mamma e papà e ciò può turbare, destabilizzare l’adulto. Il desiderio di “raddrizzare”, “reindirizzare” quell’animo verso terre più conosciute si fa sentire. 

Ciò che non si conosce spaventa, meglio mutarlo o travestirlo perchè diventi più rassicurante.

Così può succedere che inconsciamente, o con consapevolezza, l’adulto tenti verbalmente e relazionalmente di “modificare” il comportamento, il pensiero, l’atteggiamento del bambino per renderlo simile a se o al proprio ideale.

Lottando con la sua persona, combattendo perché egli cambi a favore dell’adulto.

E’ una strada ardua e costantemente in salita poiché i bambini sono forti e si battono con caparbietà, costanza fino a che resistono.  

Ma i bambini non hanno bisogno di questo. 

I bambini necessitano di silenzio, di calma e di tempo per conoscersi, per ascoltare la voce di quell’anima che c’è dentro di loro e che già ha una sua definizione e attende semplicemente d’essere scoperta, in primis dal bambino e poi da chi gli  sta accanto.  

Montessori lo chiamava Il segreto dell’infanzia quel mistero custodito nell’animo di ciascun bambino che va lasciato libero di manifestarsi, di farsi vedere e scoprire. 

Il genitore dovrebbe porsi curioso e trepidante di assistere allo sbocciare del proprio bambino, gradualmente, giorno dopo giorno. 

Senza fretta, senza pregiudizi, senza progetti, ma solo con la responsabilità di farsi modello di giustizia, bontà, gentilezza, comprensione, calma ed intelligenza valori che andranno ad integrarsi con il carattere del bambino, che si incarneranno in lui con naturalezza, pazienza e gradualità.

Il bambino, facendosi adulto, imparerà ad adattare la sua persona ai vari contesti, alle esigenze familiari e sociali per farsi uomo sociale.

Cosa gli piacerà? Cosa odierà fare? Con quali strategie tenterà di aver ragione? Quali saranno i suoi punti di forza? La dialettica? La simpatia? L’ironia? Amerà la solitudine o il chiasso? Farà facilmente sforzo fisico o amerà tribolare nel cercare il termine più corretto? Come dimostrerà il suo affetto, riempiendo di baci o con un sorriso? piangerà se triste, urlerà o si chiuderà nel silenzio?

Nessuno lo può sapere, perché l’essere umano è in unica copia. 

Lasciamo che egli cresca secondo il suo disegno e quello di nessun altro.