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Nenè con l’acqua fa da sé

Montessoriacasa è lieta di presentare a tutti il primo volume della collana

“Piccole avventure Montessori” edita da Carthusia.

Nenè, un piccolo allegro bambino,  è il protagonista della collana, insieme a Cocco e Conì Coniglio, inseparabili compagni, vive divertenti avventure domestiche!foto-nene-1

Nené è un personaggio semplice, autonomo, curioso, intraprendente, divertente, vivace: tutte caratteristiche che troviamo in ogni bambino lasciato libero di mostrarsi nella sua vera natura. Ecco per me Nenè vuole essere un bambino senza etichette, un bambino che non teme di sbagliare, perché attraverso gli errori scopre quotidianamente un po’ di sé, un po’ degli altri”

Nené può far da sé, ma solo se qualcuno glielo permette offrendogli la possibilità di un ambiente organizzato e sicuro a sua misura, in cui poter serenamente sperimentare la libertà delle proprie azioni.

In questa visione illuminata, illuminante e ancora attuale sta la vetta dell’insegnamento di Maria Montessori, conosciuta per il metodo che ha trasformato il mondo dell’educazione, con il suo lavoro ha spostato l’attenzione da chi insegna a chi impara, da chi in silenzio ascolta a chi fa attivamente seguendo un interesse interiore. Oggi il suo metodo, che non prevede voti né punizioni, è diffuso in molte scuole del mondo, conosciute appunto come “Case dei Bambini”.

in libreria dal 13 ottobre! 

Buona lettura!!

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Acqua sul fuoco: come placare i bollenti spiriti

L’adulto quando è stanco, ne è consapevole e sa darsi una spiegazione: ho dormito poco stanotte, ho lavorato come un matto, ho esagerato in palestra…. e, di conseguenza, mette in campo delle strategie per gestire la sua stanchezza. Il bambino, spesso incapace di dare un nome a quella strana sensazione che è la stanchezza, si arrabbia non riuscendo a governare con lucidità il suo corpo e il suo pensiero. Ciò scatena una serie di comportamenti disordinati (urla, lancio di oggetti, pianti, aggressività…) dei quali il bambino è in balia.

Una reazione “violenta” dell’adulto non fa che acuire tali manifestazioni ed è solo una risposta calma e ferma che può favorire l’insorgere di pace nel bambino. Un valido aiuto per il genitore è l’acqua, un elemento naturalmente calmante e rassicurante. Ecco allora che proporre al bimbo un’attività con l’acqua può essere una scelta vincente. Allestiamo una bacinella o usiamo il lavandino e proponiamo di lavare delle pentoline o gli animaletti, di travasare con la spugna o anche solo di immergere le mani o i piedi nell’acqua. Lasciamo lavorare i bambini in libertà, senza intrometterci, indicando con precisione quelle che sono “le regole del gioco”. Ad esempio: “L’acqua non deve uscire dalla bacinella. Arrotolare le maniche e mettere il grembiulino. Far entrare nell’acqua solo oggetti in plastica e metallo ovvero quelli che non possono rovinarsi con l’acqua, etc..”.

A questo punto l’adulto dovrà intervenire, sussurrando e chinandosi a misura del bambino, solo per ribadire le regole che non vengono rispettate.

Quando un bimbo è stanco non desidera condividere, confrontarsi, giocare insieme, rispondere a domande. E’ pertanto preferibile lasciarlo giocare solo e accorrere esclusivamente se ci reclama.

I benefici psichici e fisici che possono trarne sono immediati.

Spesso è sufficiente un banale contatto con l’acqua: riempire il lavandino e permettere al bambino di immergere le mani e le braccia. Oppure riempire il bidet (o una bacinella) prendere uno sgabellino e offrire un pediluvio. I bambini amano anche dedicarsi ai grandi lavaggi: lavare una sedia, un tavolo, ne parleremo prossimamente…

Altrimenti, ecco alcune idee (se possibile è preferibile allestire le attività in bagno….):

Lavaggio della bambola

srotolare a terra un tappetino.

offrire una bambola in plastica. Spogliarla. predisporre una bacinella, una spugnetta, un sapone di marsiglia (liquido o in saponetta), un asciugamano.

insaponare la spugna.

immergere la bambolina come fosse un bambino (sostenendo la testa),

prendere la spugna e insaponare la bambolina nominando le parti del corpo che vengono strofinate. sciacquare la bambola con la mano.

asciugarla e rivestirla.

lasciare ora il bambino lavorare in autonomia.

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Travaso con la spugna

srotolare a terra un tappetino.

allestire due bacinella, una contente dell’acqua e l’altra vuota.

all’interno della bacinella con acqua immergere una spugna morbida.

inzuppare la spugna.

sollevarla e trasportarla nell’altra bacinella.

strizzare la spugna.

ripetere l’operazione fino al completo travaso dell’acqua da una bacinella all’altra.

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