La nostra bimba di quasi tre anni, ha una sorella di quasi 6 mesi.
L’addormentamento l’abbiamo sempre gestito alternativamente io e il papà. Mamma o papà è uguale.
Nata la piccola, giustamente, la mamma è diventata un po’ più preziosa perché condivisa e quindi a volte addormento Nina, a fianco del suo letto, con coccole e canzoni e la piccola sta con papà.
A volte però, la mamma è necessaria per entrambe e così accompagno Nina al sonno allattando Lea.
Ieri sera, in preda alla stanchezza e alla gelosia un po’ piagnucolando, esorta: “Adesso do un calcio alla Lea!!!!!”.
Non l’ha fatto, ha saputo resistere alla tentazione forse perché troppo stanca o perché conscia che non sarebbe cambiato nulla, anzi, in quel modo oltre a ciucciare la tetta avrebbe anche pianto a squarciagola!
Dopo qualche minuto di silenzio e due carezze della mamma, singhiozzando, mi chiede:
“Mamma mi racconti che voglio dare un calcio alla Lea?!”
“Certo, amore.”
Questa richiesta è da leggere come il desiderio di comprendere i suoi sentimenti e la consapevolezza di non saperlo fare da sola.
Attraverso la mia narrazione dettagliata della situazione, si è tranquillizzata e addormentata sorridendo.
“La tua sorellina è piccola, non può aspettare la mamma se ha fame, come invece sai fare tu che se un po’ più grande! Anche tu quando eri neonata appena chiamavi la mamma accorreva velocissima, non potevo farti attendere! Ora le mie parole riescono a consolarti, a volte, vero? altre volte, invece, devo prenderti in braccio e coccolarti tanto tanto! Tra un po’ di tempo Lea crescerà e saprà stare un po’ più di tempo lontana da mamma e sarà felice di stare anche sola con il papà! Anche a te piace stare con papà vero? ecc.”
La narrazione degli eventi quotidiani può rivelarsi molto utile per aiutare il bambino nella rielaborazione dei vissuti e delle proprie emozioni, una sorta di analisi degli eventi che può chiarire sentimenti, accadimenti del bambino stesso e degli altri che vivono con lui: la scuola, la visita dal dottore, il lavoro di mamma e papà, la visita alla nonna, la gita sulla neve!
Oltre alle storie classiche, la lettura dei libretti, spesso è molto gratificate e piacevole per il bimbo sentirsi raccontare semplicemente la propria giornata o ciò che accadrà domani o la gita che abbiamo in programma per il fine settimana!!
Mi hai fatto emozionare, leggendo ho rivisto la mia vita! Anch’io due figli con 3 anni di differenza…grazie!
Grazie! è sempre bello condividere emozioni!
un caro saluto e buona vita, mamma Arianna!
Ho letto con attenzione questo post, quanto possono essere speciali i bambini!Mi è piaciuta la tua risposta 🙂 ti seguo con piacere, a presto ciao!
Grazie! Un caro saluto!!