FORZA 4 MONTESSORI

Connect_FourL’altro giorno ho aperto l’armadio della mia vecchia cameretta a casa dei nonni di Nina e ho trovato un grande must dei giochi da tavola: FORZA4.
Generazioni di bambini e adolescenti si sono sfidate a inanellare le fatidica quattro pedine, e tra questi c’ero anch’io, ma mai avrei pensato che un giorno l’avrei trasformato in un materiale di ispirazione montessoriana da usare con mia figlia.
Ora vediamo come trasformare FORZA4 in un’attività adatta a una bambina di 17 mesi.
  1. Separare: FORZA4 è basato su pedine rosse e pedine gialle. Queste pedine non solo sono pensate per essere impilate (quindi rimanere ordinate), ma anche per essere infilate. Creare file verticali o orizzontali di pedine rosse e di pedine gialle è una variazione del nostro materiale
  2. Infilare: FORZA4 è basato su infilare pedine rosse e pedine gialle. L’attività sviluppa le capacità fino motorie e il coordinamento oculo manuale
  3. riordino: FORZA4 permette di liberare le pedine aprendo la struttura alla base e facendo così scivolare le pedine. Se mettiamo il gioco all’interno della sua scatola le pedine cadranno in un’area circoscritta e saranno più facili da raccogliere. Se impiliamo le pedine in rosse e in gialle a inizio attività, facciamole impilare anche a fine attività in modo da avere il materiale pronto all’uso anche con un altro bambino

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Soprattutto non dimenticate che la forza più grande e divertente che anima FORZA4 è la forza di gravità, vedere scendere le pedine, vederle cadere, sentirne il rumore quando si apre la barra inferiore.

Ecco abbiamo abbassato l’età minima da 6+ a 1+…

6 risposte a "FORZA 4 MONTESSORI"

  1. Ciao! Nelle tue descrizioni di Nina mi sembra di vedere mia figlia Eva, anche lei 14 mesi e con una gran voglia di scoprire, imparare ed anche rischiare. Io ho seguito alcuni dei principi del metodo montessori ma soprattutto ho sempre fatto quello che io sentivo o ritenevo opportuno senza farmi condizionare dagli altri. Da quando é nata la mia missione é stata chiara: rassicurarla e incoraggiarla. Sin da quando lei era molto piccola ho provato proprio a sentire quello che lei desiderava e comportarmi di conseguenza tentando ove possibile di esaudire i suoi desideri. Eva é una bambina molto coraggiosa e intraprendente, sorride di gusto e ama parlare la sua lingua che noi ancora non conosciamo ma questo non la scoraggia ed é un continuo “Tlattlo! Ohhh…Mhhhh. Lllà!”. Io le rispondo cercando di interpretare il messaggio e così ci divertiamo insieme.
    Una cosa che é diventata un nodo da sciogliere invece é il sonno. Io credo che per il suo carattere avrei potuto trasferirla in cameretta sua già da piccola, diciamo prima dei sei mesi. Allora decisi di rimandare per varie ragioni, compreso il fatto che viaggiavamo e pensavo che per lei fosse importante avere la sicurezza della mamma se non quella di una casa fissa. Adesso però il momento dell’addormentamento é molto lungo e il sonno interrotto; lei prende ancora il biberon di notte e si sveglia due o tre volte, sì riaddormenta in pochi secondi con o senza il latte ma per me significa sonno interrotto. Durante il giorno sono spesso stanca e vorrei ovviare a questa situazione in modo dolce ma determinato. Avresti qualche consiglio su come trattare la cosa?
    Cordialmente
    Miriam

    • CIAO MIRIAM…IL SONNO…NOI SIAMO NELLA STESSA SITUAZIONE! SONNI INTERROTTI DI CONTINUO…MA PIU’ CHE AVERE PAZIENZA E CERCARE DI FARE PICCOLI AGGIUSTAMENTI E ATTENDERE LA SUA MATURAZIONE NELLA GESTIONE DEI RITMI DEL SONNO NON POSSO CONSIGLIARTI! NOI LE PROVIAMO TUTTE: NEL SUO LETTO, NEL NOSTRO.. AD OGNI RISVEGLIO LA RIPORTO NEL SUO DOPO AVERLA ALLATTATA, ALTRE VOLTE LA TENGO CON ME. IO MI FACCIO RINCUORARE DA ALCUNE NOTTI CHE TRASCORRONO ABBASTANZA SERENAMENTE (UN PAIO DI RISVEGLI): CIO’ MI FA DIRE “PRIMA O POI OGNI NOTTE SARà COSì” E QUESTO PENSIERO MI FA RESISTERE ALLE NOTTATE A SINGHIOZZO…..UNA VOLTA SONO I DENTI, UNA VOLTA E’ LA TOSSE, UN’ALTRA IL NASO CHIUSO….SONO I PICCOLI DISTURBI CHE ANCORA NON RIESCE A GESTIRE IN AUTONOMIA. SENTIRSI ACCOLTA LA CONFORTA E LE FA CAPIRE CHE NON E’ NULLA DI GRAVE! ATTENDO CON FIDUCIA LA NOTTE CHE RIPOSERA’ SERENA SENZA BISOGNO DEL MIO AIUTO, SO CHE ARRIVERA’, PRIMA O POI, ARRIVERA’!
      UN CARO SALUTO

    • Ciao Miriam! i tuoi bisogni sono sacri quanto i tuoi! assecondare il bambino sempre, nel momento in cui ci fa una richiesta (implicita ed esplicita) è sempre la scelta vincente! Io proverei a variare strategie di addormentamento: in piedi, seduta, coricata accanto, in un’altra stanza, cantando, stando zitta, con massaggio, senza toccarla, susurando…cercherei di capire cos’altro posso offrire in questo momento delicato. Poi devi ricordare che fino ai 3/4 anni il sonno interrotto nel bambino è una cosa normalissima….prima o poi si regolerà da sola… Io farei micro aggiustamenti per andare incontro ai tuoi bisogni di mamma! fammi sapere!un abbraccio

    • Seppur l’attività può avere un pericolo nel suo utilizzo, non significa che non vada usata, ma che dobbiamo essere presenti durante la pratica in modo da essere sicuri che sia stato compreso l’uso. Nel caso si verificasse il tentativo di portare alla bocca la pedina è l’occasione per spiegare al bambino che gli oggetti non vanno ingeriti, perché non sono cibo. Il pericolo passa spesso nella distrazione di adulti e bambini. Ma di questo scriverò in futuro. Grazie della precisazione

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