Durante le vacanze pasquali ho riletto i commenti che sono arrivati al blog, specialmente in seguito alla pubblicazione del post “bambini manichini” che tanto scalpore ha suscitato!
Alcune mamme e papà hanno scritto: “eh, ma non conosci mio figlio…”oppure “ non è facile fare così…”, oppure “parlare è semplice ma poi…”.
Ho ritenuto pertanto necessario scrivere questo post sul buonsenso e le teorie.
Solo mamma e papà conoscono a fondo il proprio bambino: i suoi vissuti, la sua personalità, i suoi bisogni profondi, le sue paure, il suo ambiente di vita.
Le varie teorie pedagogiche, teorie sullo svezzamento, teorie sul sonno e quant’altro devono essere intese come strumenti di cui mamma e papà possono disporre. Ciò che i cosiddetti “esperti” consigliano, vogliono essere dei consigli, appunto, spunti di riflessione da sfruttare per l’educazione dei propri figli.
Sono convinta che ogni teoria accolta e messa in pratica senza criticarla e calarla nella propria situazione personale non ha valore.
Ciò è spigato molto bene da Lucio Piermarini (autore dell’autosvezzamento). Piermarini dice che il problema dell’attuale svezzamento dei bambini è da ricercare nella perdita del buonsenso dei genitori! Le mamme non si fidano più dei bambini e del loro istinto materno, ma solo del pediatra! Anche se reputano una pratica inadeguata la adottano ugualmente perchè “l’ha detto il pediatra!”. Il buonsenso materno non trova più spazio e anche se tenta di emergere viene represso, soffocato proprio dalle mille teorie che ci bombardano e alle quali ci affidiamo senza spirito critico. Ritengo che noi genitori non dobbiamo sentirsi minacciati o giudicati dalle teorie e dai consigli che ci vengono offerti, dobbiamo essere sereni del lavoro che stiamo compiendo, se stiamo facendo il massimo per far star bene i nostri bambini!
Per esempio anche la stessa teoria dell’autosvezzamento credo che presa alla lettera senza saperla interpretare possa essere inappropriata. Perchè il bambino possa mangiare tutto ciò che c’è sulla tavola permettendogli la massima libertà d’esplorazione del cibo, mamma e papà devono possedere una valida e sana educazione alimentare.
Ho sentito di bambini di un anno e poco più intenti a ciucciare costine di maiale alla grigliate…per me questo non è autosvezzamento ma imprudenza ed ignoranza di coloro che ne hanno la responsabilità! Ma non per questo le parole di Piermarini sono dannose, è l’uso che dello strumento che si fa a poter essere pericoloso!
L’ autonomia di cui tanto ho parlato nei post precedenti credo che dovremmo ricercarla anche noi genitori ricordando che, come per i bimbi, si tratta di un processo da compiere passo a passo facendosi aiutare dalle teorie, dai libri e dai blog, sempre consci che gli autori del processo educativo siamo comunque soltanto noi.
Pertanto “aiutami a fare da me” deve essere il motto montessoriano di ogni bambino e “aiutateci a fare da noi” quello di ogni genitore! L’adulto non può sostituirsi al bambino nel su percorso di crescita: l’adulto deve sostenerlo, incoraggiarlo, creare le condizioni ambientali e relazionali migliori e porre i necessari limiti. Così le teorie devono sostenere, indirizzare, tranquillizzare, stimolare i genitori perchè si mettano in discussione continuamente e possano garantire un ruolo educativo accogliente, sincero, stimolante.
PERFETTO!
Sono assolutamente daccordo con te
Concordo a pieno. Anche se devo aggiungere che a volte, soprattutto se si e’ agli inizi, si preferisce affidarsi ai consigli di persone “esperte” solo perche’ si ha paura di non essere all’altezza. E poi, tutti (pediatra, familiari e anche estranei) sembra abbiano sempre qualcosa da ridire sulle scelte dei genitori. Anche noi abbiamo avuto delle difficolta’ iniziali, sballottati tra varie teorie, pratiche popolari, consigli, ma poi con il tempo (e un po’ piu’ di sonno recuperato!) abbiamo raggiunto la consapevolezza che la responsabilita’ nell’aiutare i figli a crescere e’ solo nostra, e che abbiamo bisogno di supporto nelle varie scelte, piuttosto che di un manuale universale.
vorrei ringraziarti per aver scritto questo post , Annalisa. Personalmente, posso dire che i miei figli spesso sono stati di forte stimolo alla mia crescita personale ! Li ringrazio per avermi mandato in crisi ed avermi dato l’ opportunità di cercare gli strumenti e le persone ” giuste” per aiutarmi nella mia evoluzione genitoriale. Non è sempre stato facile, anzi! Avrei spesso voluto essere subito una brava e competente ” mamma educatrice ” ma… non è sempre stato così! A volte è anche capitato di ammettere, con i figlioli più grandicelli, di aver sbagliato a dire…a fare… ed una delle cose che ho imparato in questi anni è che i figli ci perdonano .L’ importante è tenere ben presente il detto ” sbagliare è umano, perseverare è diabolico “!