Ancora due parole ai papà…In questi 22 anni di lavoro mi sono resa conto che il ruolo dei papà è molto cambiato all’ interno delle famiglie. Mentre in passato, l’ uomo di casa aveva il compito di ” procacciare il cibo ” e ” proteggere” la famiglia, la compagna si faceva carico esclusivamente della gestione della prole e della casa. Oggi la famiglia necessita della sinergia di entrambi. La coppia diventa una ” squadra ” , che deve collaborare e condividere tutto ( figli, casa, …ecc). Nella quotidianità della famiglia i papà hanno iniziato a condividere ” la care “, il prendersi cura, l’ accudire i figli con la propria compagna divenendo un elemento fondamentale e decisivo nella crescita del bebè poichè portatore di quella parte che è ” mancata” per tanti, troppi anni nella vita affettiva dei nostri figli , migliorando la qualità di vita di tutti .La famiglia è ora completa, protetta, coccolata, appagata e più felice.
L immagine dei padri di qualche decennio fa , li vedeva ritratti fuori dalle sala parto e lontani dalle proprie compagne, incollati a posaceneri straripanti di sigarette, con il volto trasfigurato dalle occhiaie e impegnati in maratone interminabili .Ora quel modello di padre non esiste più.
Gli uomini di oggi partecipano attivamente alla gravidanza delle proprie compagne, si informano e si preparano insieme all’ evento nascita, con tenerezza e interesse.
Ma ritorniamo alla sala parto e al parto, poichè è da quì che nasce tutto o meglio che ” nascono tutti “!
Uno degli elementi che ha favorito questa trasformazione è stata una costante sensibilizzazione alla richiesta della presenza dei futuri papà accanto alle proprie compagne in sala parto o nel luogo destinato alla nascita del proprio bambino ( casa da parto, proprio domicilio) ed anche in sala operatoria se necessario un taglio cesareo . E secondo me proprio in questi luoghi sono nati i nuovi papà . Ad insegnare l’ amore e la cura al nuovo nato, non sono state le parole ma ” gli ormoni ” . OSSITOCINA E PROLATTINA , due ormoni prodotti da mamma e bebè durante travaglio, parto e nelle ore successive e trasmessi anche ai papà ! L ossitocina è l’ ormone ” dell ‘amore” e “dell’ appartenenza”. Uno dei suoi compiti è far si che si formi la triade ” mamma papà e bambino”e che nasca ” la famiglia “. La prolattina è l’ ormone che garantisce la produzione del latte materno e provoca nella madre la necessità , la vocazione a prendersi cura del suo piccolo 24 ore su 24, di giorno e di notte ed in tutte le sue necessità : nutrimento, cambio del pannolino, pianto ecc…senza arrendersi alla stanchezza e alle difficoltà. Il papà produce gli stessi ormoni della mamma : OSSITOCINA per innamorarsi del suo cucciolo e PROLATTINA per prendersi anch esso cura di lui . E questo meccanismo riesce meglio se si vive il travaglio, il parto, la nascita, insieme.
Tutto ciò ha permesso alla famiglia intera di trasformarsi e condividere il piacere nel prendersi cura gli uni degli altri per il semplice desiderio nel farlo, ed ancora una volta con l’ obiettivo di ” godersi ” i figli e la famiglia invece di sopportarla . GRAZIE AI NOSTRI COMPAGNI per l’ amore e la tenerezza con i quali ci accompagnano nella ” costruzione “della nuova vita . GRAZIE perchè vegliate su di noi, ci proteggete e spesso ci sopportate e ci sussurrate parole che ci fanno volare e ci fanno sentire al sicuro . GRAZIE AI PAPA’ che continuan ad innamorarsi di noi ma anche dei propri figli. BRAVI PAPA’!