
Nina nel suo angolo morbido che inizia a voltare la testa per guardare le immagini riflesse alo specchio..
Ogni bambino è speciale, unico ed ha un proprio personale percorso di sviluppo motorio. Il tempo necessario per voltarsi sulla pancia, per sedersi, per camminare variano da bambino a bambino. Ci sono finestre, di parecchi mesi, entro cui avvengono le conquiste motorie. Ciò che conta è pertanto non farsi prendere dal panico. I bambini imparano autonomamente a muoversi, senza il bisogno di alcun intervento esterno. Anzi, l’adulto che decide di “occuparsi” di muovere e posizionare il bambino può causare danni, ritardare lo sviluppo naturale, e mettere in pericolo il bambino. I nostri figli hanno solo una richiesta:
” Mamma, lasciami fin dalla nascita coricato sulla schiena, su una superficie dura e piana ed io imparerò da me a camminare!”.
Gradualmente il bambino acquista consapevolezza dei propri muscoli e delle loro potenzialità e inizia ad usarli passando di conquista in conquista. Un bambino che non si volta sulla pancia non è pronto a farlo, non è che sia pigro! Quando sarà pronto lo farà. Voltarlo significa forzare la sua natura, fargli perdere fiducia in se stesso e metterlo in una condizione in cui non sarà rilassato e in equilibrio. Emmi Pikler, pediatra ungherese e direttrici dell’orfanotrofio di Lòczy, ha teorizzato lo sviluppo motorio del bambino (dalla nascita all’atto di correre) individuando le varie conquiste posturali e le relative posizioni intermedie. Ebbene, lo sapete che NATURALMENTE un bambino prima inizia a cammina gattoni e poi si siede autonamamente? Invece, da mamma e maestra quale sono, vedo tanti, tantissimi, bambini seduti dall’adulto (intorno ai 5 mesi..) quando ancora non sanno muoversi nello spazio. Questi bambini vengono riempiti di cuscini dietro la schiena perchè, ovviamente, lasciati soli cadono. Chiediamoci perchè cadono! Cadono perchè non hanno raggiunto la posizione seduta autonomamente, ma sono stati forzati. Un bambino che si porta seduto quando lo sa fare in completa autonomia, non cade all’indietro o di lato o davanti. Sa perfettamente mantenere l’equilibrio per tutto il tempo che lo desidera. Lo stesso vale per l’arrampicarsi, lo stare in piedi….L’adulto non deve mettere il bambino in nessuna posizione, ma deve lasciarlo libero di muoversi e mantenere le posizioni per tutto il tempo che gli occorre. Nina è stata seduta appoggiando una mano a terra per più di un mese (gattonava già da parecchie settimane..) Tutti mi chiedevano, “ma non sta ancora seduta bene?” Era nella sua posizione intermedia, fondamentale per raggiungere la posizione seduta. Quando si è sentita sufficientemente sicura ha lasciato la mano e ha iniziato, così, un giorno, ad usarle contemporaneamente per manipolare gli oggetti, senza mai perdere l’equilibrio. Date fiducia e tempo ai vostri bambini, vi sorprenderanno! Lasciati liberi di muoversi come desiderano li vedrete sereni, sicuri, in equilibrio, diminuiranno notevolmente le cadute (che comunque non mancheranno mai… fanno parte del gioco!) e le frustrazioni. Ciò vi permetterà di lasciarli molto di più “soli” perchè vi accorgerete della loro prudenza ed autonomia!
Lettura consigliata: “Emmi Pikler, Datemi Tempo.”
concordo con il tuo pensiero al 90%, però secondo me non è sbagliato mettere i bimbi seduti con qualche cuscino intorno una volta tanto….importante è lasciarli anche per terra a pancia in su e in giù e lasciarli liberi di muoversi….
Ciao Roberta! ti consiglio di seguire gli studi della Dottoressa Emmi Pikler…a dir poco illuminanti! A me hanno insegnato molto! Fammi sapere il tuo pensiero! un abbraccio