Shhhhh! Una delle cose più difficili da fare, specialmente se si ha per le mani un bambino, ancor peggio se ancora muto! Qualcuno pensa “se non parlo si annoia!” “se non gioco con lui crederà non gli voglia bene!”. Spesso ciò di cui il bambino ha bisogno è di essere osservato, in silenzio. L’osservazione vera, pura, priva di pregiudizi è ciò che occorre per comprendere. Il bambino si rivela all’adulto, ma questi deve essere pronto ad accoglierlo. Accoglierlo significa accettarlo per ciò che è in ogni momento della sua esistenza. Quanto deve dormire? quanto deve mangiare? quando deve giocare? quando devo prenderlo in braccio? quando…quanto…come..perchè…Le risposte le offre il bambino. Attraverso il suo agire, il suo pianto, unico canale comunicativo del neonato. Il pianto non è solo “ho male!” ma può essere: “mi prendi un po’ in braccio?”, “mi lasci tranquillo!?”, “ho sonno…”. Allo stesso modo parlano i suoi movimenti: lentamente la sua manina prova, ancora disordinata ad andare verso uno straccetto, magari impiegandoci parecchi minuti, magari non riuscendoci ma andandoci molto vicino. Cosa occorre allora al bambino? Pazienza. L’adulto deve saper attendere, stare fermo, osservare e spesso stare in silenzio. Ciò darà al bambino la felicità. Vogliamo che i nostri bambini siano felici? Allora è necessario amarli profondamente e certe volte tapparci la bocca e legarci le mani!! Godiamoceli osservandoli nella loro continua scoperta del mondo, con i loro tempi, i loro modi e scopriremo quanto siano infinitamente più abili, attenti e autonomi di quel che crediamo…
Saranno felici forse a casa….ma sarà difficile per loro adattarsi in una,società che li vuole adattati alle esigenza dell’adulto. Mia figlia l’ho cresciuta come dici tu e sembra un incrocio tra Grido e Pippo Casalinghe, chiede di essere rispettata nella sua individualità, ma il mondo, la scuola, le chiedono anche di conformarsi….e per lei è dura, è diversa. Mi sono anche chiesta se ho sbagliato a lasciarla cosi libera…
Ciao Roberta! Un buona base di partenza è fondamentale! Donare libertà d’azione, di pensiero, di giudizio,autonomia,indipendenza non può essere mai uno sbaglio! affronterà (come tutti devono comunque fare…) le difficoltà con una forza maggiore!