E’ brava?

FullSizeRenderUna mamma passeggia con la sua bambina di pochi mesi in fascia.

“Buongiorno! Oh, ma come è bella! piccolina…..”

“Buongiorno! Eh, ha due mesi.”

“Come l’avete chiamata?”

“Anita.”

“E com è? E’ brava?”

“…..”

“Cosa vuol dire?” verrebbe da chiedere. Chi è il neonato bravo?

Colui che dorme nella sua culla? tante ore? che mangia quando la madre ha voglia di nutrirlo? senza lamentarsi? e’ bravo il bimbo che non piange?

E chi è il neonato cattivo? colui che vuole stare in braccio 23 ore e mezza a giorno? che spesso mangia ogni 60 (50,40,30..) minuti? colui che dorme solo tra le braccia di mamma e papà? che su una sdraietta urla come un ossesso?

Insomma l’1% dei bambini potremmo definirlo bravo mentre il 99% cattivo!

La natura parla chiaro. Il neonato ha bisogno di due sole cose: la tetta e le braccia della mamma.

Tutto il resto è superfluo o di seconda scelta.

La maggior parte dei bambini non accetta che una culla, una giostrina, un ciuccio, prendano il posto (anche solo ogni tanto) della loro mamma. Altri, invece, lo accettano senza ribellarsi troppo, altri ancora si arrendano dopo aver provato a protestare.

Il bambino desidera con tutto se stesso attenzione, contatto fisico, amore. Sa che sono vitali per il suo sano e armonico sviluppo psico-fisico e li reclama con tutta la forza che possiede.

Questi sono bambini sani, forti ed esigenti, non cattivi.

I bambini svolgono la stessa vita nella pancia della mamma: al caldo, sentendo il cuore di mamma battere, avvolti, cullati, nessun rumore o luce forte. Tutti.

E tutti vorrebbero ritrovare lo stesso ambiente una volta nati:

pochi rumori, luci soffuse, braccia e voce della mamma e latte caldo a disposizione.

Alcuni bambini vengono ascoltati, altri no, rimangono inascoltati e a questa sordità rispondono con rabbia, nervosismo che cessano quando ricevono risposta o quando il bimbo decide di arrendersi.

“Per essere teneri, amorevoli e affettuosi, gli esseri umani devono essere teneramente amati e curati nei loro primi anni, fin dal momento in cui nascono. Tenuti in braccio dalla madre, accarezzati, abbracciati, confortati..” (Montagu, Il tatto)

Non ci sono bambini bravi o cattivi, ma genitori che ascoltano e altri che scelgono di non sentire.

Eh si, forse alla mamma verrà un po’ di mal di schiena, dormirà un po’ scomoda avrà sempre i vestiti stropicciati e dovrà rinunciare a tacchi e vestiti anti allattamento, ma di certo terrà tra le braccia un bimbo sereno.

9 risposte a "E’ brava?"

  1. Quante nottate ha passato sul divano mio marito, dormendo con il pupo addosso, per permettermi di riposare tra una poppata e l’altra! E io quante giornate con lui sempre in braccio, perché dormiva solo così! E’ stata dura, ma ammetto che ora che è “grande” (2 anni) quel contatto così costante e continuativo inizia a mancarmi…

  2. Io posso anche essere d’accordo, su tutto, e pensare anche che sia giusto così ma… Quando i piccoli sono due (18 mesi di differenza) e la mamma tanto desiderata e cercata è inevitabilmente una sola (il papà è tanto bravo ma la mammite in certi momenti è davvero acuta), questa povera mamma stanca e disperata che vorrebbe arrivare dappertutto e non far mai piangere le sue bimbe (che non vogliono ne ciucio ne altro…) cosa deve fare???

  3. Dal punto di vista della sopravvivenza il bimbo non ha bisogno del papà. È la mamma che ha bisogno di un compagno che la supporti e la incoraggi nei momenti di fatica e che la custodisca. L’idea che sia necessario coinvolgere il papà già dai primi giorni porta erroneamente alcune mamme a passare all’allattamento in formula perché così anche il papà può nutrirlo o a delegare tutto quello che non sia nutrimento al padre. I miei bimbi sono molto legati al papà che i primi mesi ha cambiato qualche pannolino e fatto qualche passeggiata in fascia e piano piano ha creato degli spazi con loro via via più ampi.

    • Sono mamma di una bimba di 5 mesi che di giorno dorme pochissimo e solo in braccio e di notte si sveglia solo per le poppate e dorme nel suo lettino accanto a me. La mamma è la mamma. Su questo non si discute. Il papà è quell’uomo speciale che sopratutto per amore della figlia aiuta la mamma quotidianamente senza mai fermarsi o lamentarsi. Il mio compagno è con me sempre, pur facendo due lavori, aiutandomi dona serenità anche alla piccola. I bambini coccolati adesso, tenuti in braccio ogni volta che lo desiderano e accuditi con amore saranno bambini SICURI domani. Assecondarli NON è un vizio.
      Grazie per questo articolo bellissimo

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